Il fascino remoto delle Isole Marchesi

Se state cercando una destinazione isolata e affascinante, le Isole Marchesi sono il posto giusto.


Situate a 1.370 chilometri da Tahiti, principale cuore politico ed economico della Polinesia Francese, le Isole Marchesi sono uno dei luoghi più remoti al mondo: basti pensare che l’America è la massa terrestre continentale più vicina, e dista solo 4.800 chilometri.
Le Isole Marchesi rappresentano una testimonianza drammatica e straordinaria della storia di questo angolo della Terra, una storia di immigrazione e conquiste, una autentica storia di uomini. Secondo gli storici, i primi insediamenti umani nelle isole risalirebbe al 100 avanti Cristo, quando gruppi di abitanti di Tonga e Samoa abbandonarono i propri insediamenti e si trasferirono qui.
Il nome Isole Marchesi si deve all’esploratore spagnolo Alvaro de Mendana, che raggiunse questa regione nel 1595 e la intitolò al suo mecenate, Garcia Hurtado de Mendoza, quinto Marchese di Canete e vicerè del Perù. I successivi contatti con il mondo occidentale portarono a una progressiva riduzione della popolazione locale. Oggi solo sei isole sono abitate, per un numero di abitanti pari a 8.600. Le Isole Marchesi si dividono in due gruppi principali. Il primo, nell’area nord, comprende le isole di Nuku Hiva, Eiao, Hatutu, Motu One, Motu Iti, Ua Pu, Motu Oa e Ua Huka. Il secondo gruppo, nell’area sud, comprende invece le isole di Hiva Oa, Fatu Uku, Tahuata, Moho Tani e Terihi, Fatu Hiva e Motu Nao.
Rispetto al clima tropicale e alla vegetazione lussureggiante che caratterizza il resto della Polinesia Francese, le Isole Marchesi presentano temperature più secche e una natura più selvaggia e remota. Ciò è dovuto alle freddi correnti di Humboldt, che trovano nelle Marchesi il primo ostacolo terreno dell’Oceano, e alla natura vulcanica del suolo: nelle profondità sottomarine si trova infatti una placca risalente a oltre 5 milioni di anni fa, speculare a quella presente in Perù.

(Fonte: Kel12)

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