“È nel Madagascar che, posso annunziarlo ai naturalisti, si trova per loro la terra promessa. È là che la natura sembra essersi ritirata come in un santuario particolare, per lavorarvi su modelli diversi da quelli di cui si è servita altrove”.
Con queste parole, pronunciate nel 1771, Philibert Commerson descriveva in toni entusiastici la ricchezza della natura malgascia. Sono passati diversi secoli, ma le cose non sono cambiate poi molto se anche il WWF considera il Madagascar una delle ultime terre intatte, un continente in miniatura, caleidoscopio di razze, culture e paesaggi e lo posiziona su un ideale podio fra i paesi con il più ricco patrimonio ecologico del mondo.
In effetti gli habitat quasi incontaminati e la straordinaria biodiversità dell’isola sono davvero stupefacenti: il patrimonio naturalistico del Madagascar comprende oltre 10.000 specie di piante e fiori, tra cui il famoso ylang ylang, usato per i profumi, 120 varietà di palme, 7 di baobab e oltre 600 di piante medicinali.
Anche la fauna è ricca e sorprendente: ospita diverse specie di animali, endemiche del paese, tra cui 250 tipi di rane e la metà dei camaleonti del mondo. Il simbolo stesso del paese è proprio un animale dai grandi occhi spiritati, il lemure: l’isola ospita oltre il 90% delle specie di lemuri conosciute!
Ma le coste del Madagascar sono anche uno dei luoghi più amati dalle tartarughe che, da fine agosto a febbraio, tornano su queste spiagge per deporre le uova durante le alte maree notturne.
Il Madagascar offre anche una incredibile bellezza nei suoi paesaggi, così vari e diversi fra loro: l’interno del paese è occupato da montagne, mentre nel sud è presente anche la savana; in altre aree più fertili si coltiva canna da zucchero, cacao, vaniglia, caffè e persino il riso. E poi le coste, specie quelle del nord, dove ci sono bellissime spiagge coralline di colore bianchissimo.