Dimenticatevi il grigio malinconico di alcune città, ecco un viaggio fotografico tra i luoghi più vivaci e allegri del nostro pianeta, i cui edifici sono stati ridipinti per esigenze specifiche o per la gioia degli occhi. Città dalle tinte allegre e vivaci pitturate per esigenze di navigazione, tradizioni locali o per i capricci dei loro sovrani. Qualunque sia l’origine del look multicolor di questi luoghi, ciascuno di essi meriterebbe una visita.
Qui, per esempio, ci troviamo nel quartiere di Bo-Kaa a Città del Capo, Sudafrica, dove il mix di colori sui muri esterni riflette la mescolanza culturale che si trova all’interno delle case. Il distretto era originariamente popolato dagli schiavi malesi portati qui dagli olandesi, nonché rigorosamente musulmano. Dopo la fine dell’apartheid è divenuto un luogo multiculturale dove i colori investono ogni edificio, dalle case ai negozi, agli edifici sacri.
[Foto di Benjamins Lichtwerk, Flickr]
Molti secoli fa i membri delle famiglie dei bramini, la casta sacerdotale di Jodhpur, in India, decisero di verniciare le proprie abitazioni di azzurro per distinguerle da quelle degli altri abitanti. Ma il colore piacque a tutti e in breve diventò quello di tutte le case del centro storico.
Questa storia non è condivisa da tutti gli abitanti della seconda città del Rajasthan: alcuni sostengono che il blu tenga lontane le zanzare, altri che sia un modo per mantenere freschi gli edifici e difendersi dall’afa.
[Foto di Steve Mc Curry]
Nella favela di Rocinha, a Rio de Janeiro, dove un intero quartiere – la Rua 4 – è stato rimesso a nuovo, ampliato, con strade larghe al posto dei vicoli senza luce, e dipinto con colori vivaci. Il progetto di ristrutturazione in una zona in cui la situazione sociale è ancora precaria è iniziato nel 2011 dopo che uno dei narcotrafficanti che controllava la zona è stato arrestato.
[Foto di KPbIM©, Flickr]
Nel quartiere simbolo del tango, La Boca, a Buenos Aires, le case venivano dipinte, nell’800, con le rimanenze dei colori usati per dipingere le barche attraccate sul Riachuelo, il fiume che bagna questa parte di Argentina.
[Foto di Dene' Miles, Flickr]
Si narra che gli edifici di Chefchouen, la città blu del Marocco, furono dipinti di azzurro dai rifugiati ebrei che vi stabilirono negli anni ’30 del ’900. Il blu è il colore di Dio e del paradiso, e questa tradizione (che un tempo si basava su tinte esclusivamente naturali, ricavate dal guscio di un crostaceo) si è tramandata fino ad oggi.
[Foto di Mark Fischer, Flickr]
E anche in Italia non mancano gli esempi di cittadine dai colori allegri e vivaci. Quelli delle case di Burano, un insieme di isole nella laguna di Venezia settentrionale, dovevano servire ai pescatori in navigazione sui canali a ritrovare la propria abitazione nelle giornate di nebbia.
[Foto di Alfredo Ghidini, iFocus]
I colori sgargianti delle case della parte vecchia di San Juan, Porto Rico, sono talmente vari che i suoi abitanti sostengono non si ripetano mai: gli edifici che sorgono su stradine strette e pedonali risalgono al XVI-XVII secolo.
[Foto di Emilio Santacoloma, Flickr]