Ne basta uno per scegliere la meta del vostro viaggio della vita. Che sia il prossimo!
Viaggiare non è fondamentale, come nulla lo è, ma è il passo da fare per entrare un po’ più in profondità dentro di sé stessi. Per diventare più forti e saggi, più sicuri che il mondo non è solo quello che vediamo noi.
Qui trovate una gallery di singoli luoghi memorabili, incredibili, stupefacenti. Quando ci arriverete, in un momento saranno la vostra emozione, ma l’importante sarà come siete arrivati fino a lì, le persone con cui avrete parlato, le cose che non sapevate e che avete imparato, le persone che non credevate ma vi hanno stupito. Nella gallery c’è la bellezza del mondo e la storia dell’umanità. Il resto lo metterete voi.
STONEHENGE, INGHILTERRA
È, da 3.100 anni prima di Cristo, quindi da 5.000 e passa anni un luogo nel quale ci si interroga sul mondo. Che i megaliti eretti a circolo sulla piana di Salisbury fossere un primitivo osservatorio astronomico, che fosse un luogo sacro, che Merlino, il mago, lo avesse trasportato qui dall’Irlanda, che fosse costruito dai giganti, chiunque ci sia passato negli ultimi 5 millenni un pensierino sul senso dell’infinito lo ha fatto, così come ha guardato in sù, verso il cielo. Ecco perché ci troverete – nonostante il turismo – un po’ di spiritualità.
LA GRANDE MURAGLIA, CINA
L’imperatore Qin Shi Huang, che circa 300 anni prima di Cristo ne ordinò la costruzione fu il primo di una lunga e spesso ingloriosa storia di chi pensa di chiudere fuori da un territorio gli «stranieri». Lui però, lo fece come nessun altro mai riuscì a fare: con mura alte anche fino a 7,8 metri, lunghe 8.851,8 chilometri. Dovevano servire a proteggere la Cina dalle incursioni mongole. Non ci riuscirono ma oggi rimane un’opera talmente colossale che, quando la vedi, ti mette i brividi.
MONTE EVEREST, NEPAL
La vetta più alta del mondo, 8.848 metri nel gruppo dell’Himalaya, si trova in Nepal, al confine con l’altipiano del Tibet. Non è un invito ad andarci: la sua ascesa dovrebbe essere esclusivo intento di alpinisti professionisti. Però è un invito a visitare le Nepal e avere il privilegio di vedere la cima innevata e la catena Hymalayana. Il luogo dove è stata scattata la foto, è il Gokyo Ri, un punto panoramico su una più battuta via di trekking (sempre però che siano allenati e amino la montagna).
ANTELOPE CANYON, UTAH, USA
Forse il più stupefacente tra i grandi canyon americani è il canyon delle antilopi. I nativi Navajos lo conoscevano da sempre, era una cattedrale della natura in cui entrare con rispetto, e lo chiamavano Tsé bighánílíní, il posto dove l’acqua scorre. Infatti il canyon si è formato così, con il continuo passare delle acque e il soffiare del vento. Qui siamo nel cuore della Navajo Nation e saranno proprio gli indiani a guidarvi all’interno del canyon. Fate come loro, entrate qui come fosse un’esperienza spirituale.
LASHA, TIBET
A 3.650 metri di altezza sull’altipiano tibetano, il Palazzo del Potala, la residenza del Dalai Lama fino all’occupazione cinese del Tibet: ha 1000 stanze, 10.000 reliquiari e circa 200.000 statue. Fuori nei vicoli del Jokang ancora vibra l’anima tibetana. Per un viaggio in una altro modo di essere.
CANAL GRANDE, VENEZIA
Cresciuta su 118 isole rafforzate da un sistema di pali infissi nel terreno. Dal primo insediamento, nel 421, al grande fiorire della Repubblica Marinara di San Marco del XII secolo, quando la Serenissima era la regina dei mari e dei commerci con tutto il mondo.
NGORONGORO, TANZANIA
Un antico vulcano esploso ha creato questa meraviglia della natura: una caldera, di 16 km di diametro, letteralmente “ripiena” di animali. Nelle grande pianure corrono zebre e gazzelle, famiglie di leoni, ghepardi, leopardi. Nel grande lago migliai di fenicotteri creano riflessi rosa, le famiglie di elefanti, così i branchi di zebre, e le giraffe solcano le distese del cratere, che occupa in totale un’area di circa 265 chilometri.
GRAND CANYON, ARIZIONA, USA
Lungo 446 chilomteri, largo anche 29 chilometri con pareti alte a 1,6 metri. Questo è il capolavoro creato dal fiume Arizona nei secoli. Per vederlo come nella foto, questo è il panorama dal South Kaibab Trailhead, South Rim
CRATER LAKE, OREGON, USA
Il lago che occupa l’immensa caldera di un vulcano esploso è un parco abitato da linci, gatti selvatici, alci, volpi. I Klamath, la tribù indiana che abita in questo territorio e che ha propbabilmente assistito all’esplosione del vulcano, lo ha sempre venerato come luogo sacro
OKUNOIN, KOYIASAN, GIAPPONE
Il Monte Koya è il maggiore centro monastico del Giappone e uno dei luoghi più sacri. Questo è il cimitero buddista tra altissimi alberi di cedro