Area 24, San Remo
E’ lunga venti chilometri la pista ciclabile Area 24 di San Remo, in Liguria: si snoda sul tracciato costiero della vecchia ferrovia a binario unico che collegava Ospedaletti a San Lorenzo al Mare, lungo la linea Genova-Ventimiglia, e offre scorci panoramici bellissimi della Riviera dei fiori, sul Ponente ligure. La linea ferroviaria, bonificata e trasformata in una comoda ciclabile, attraversa piccoli borghi e tratti suggestivi, un tempo inaccessibili. Dalla pista, che costeggia sempre il mare, si può facilmente accedere alle spiaggette e ai tratti sabbiosi tra le scogliere. La pista è asfaltata, con due ampie carreggiate, una per ogni senso di marcia, una buona segnaletica e aree di sosta con panchine e rifornimento di cibo e acqua. Ci sono anche negozi di noleggio e accessori di biciclette.
Route Verte, Canada
Compie vent’anni ed è una delle piste più frequentate del Paese, perché facile, ben segnalata e capace di collegare numerosi luoghi di grande interesse. La Route verte, lunga 4.300 chilometri, taglia in due – da est a ovest – la regione del Quebec, in Canada, regalando scorci mozzafiato sul paesaggio canadese: specchi d’acqua, fiumi, vallate e tantissimi boschi. Molti tratti sono asfaltati e quelli sterrati attraversano zone boscose.
Carretera Austral, Cile
Non è una vera pista ciclabile: la carretera Austral, che attraversa il Cile e percorre la Patagonia argentina da nord a sud per 1.200 chilometri, è una strada molto amata anche dai motociclisti. Bellissima e suggestiva, regala viaggi avventurosi di grande fascino soltanto ai ciclisti più temerari. Le condizioni meteorologiche sono spesso proibitive con freddo e molto vento: ecco perché è bene organizzare nei dettagli l’intero viaggio. La strada, fatta costruire dal dittatore Augusto Pinochet per motivi militari, attraversa da Puerto Montt a Villa O’Higgins paesaggi incontaminati e selvaggi da percorrere su alcuni brevi tratti asfaltati e due traversate in traghetto.
Munda Biddi, Australia
E’ un tracciato lungo quasi mille chilometri che percorre la parte occidentale dell’Australia, da Mundaring ad Albany: in 9 tappe attraversa paesaggi sempre diversi, tutti da mozzare il fiato. Il tracciato, per lo più sterrato, è difficile ma ben segnalato, frequentato anche dagli amanti della mountain bike e, spesso, dai motociclisti. Il nome significa in lingua aborigena “percorso attraverso la foresta” e in effetti la pista attraversa vaste aree di boschi e foreste incontaminate. L’intera strada è facilmente raggiungibile in automobile e si può percorrere su due ruote da qualsiasi punto.
Route du Comte Jean, Belgio e Francia
E’ lunga 220 chilometri la strada costiera in Belgio, dedicata a Comte Jean, generale fiammingo vissuto nel XIV secolo: parte da Bruges e arriva nel nord della Francia. La pista ciclabile è pianeggiante e in alcuni tratti stretta nei sentieri di campagna, ma risulta piuttosto faticosa per la presenza quasi costante del forte vento costiero. Tuttavia percorrerla consente di ammirare i bellissimi paesaggi di Gand e Ostenda, di entrare nei caratteristici villaggi marinari e di attraversare i famosi vigneti di Anversa. Ufficialmente la pista è divisa in 16 tappe da percorrere in circa 6 giorni, comprese le escursioni.
Avenue Verte, Parigi e Londra
Le piste ciclabili francesi si uniscono a quelle inglesi, le green way, e formano un unico percorso ciclabile, lungo 400 chilometri, di facile percorrenza e adatto a tutti i ciclisti. Entrambe le piste, molto frequentate per la facilità e la buona segnalazione dei cartelli, corrono in mezzo a campagne e a boschi secolari e seguono i percorsi delle vecchie linee ferroviarie in disuso. Si parte da una delle due capitali – Parigi o Londra – e si viaggia attraverso paesaggi di campagna, fluviali e di mare, punteggiati da castelli, cattedrali e villaggi. La pista, inaugurata nel 2012 in occasione dei giochi olimpici britannici, attraversa le rive boscose della Senna ed entra nelle stradine di campagna della regione del Vexin; raggiunta Dieppe si naviga il canale della Manica con una traversata di 4 ore in traghetto fino al porto di Newhaven, da dove si prosegue lungo le bianche scogliere di South Downs fino a Brighton. Da qui si pedala sulle dolci colline del Sussex e si giunge, attraverso i numerosi parchi cittadini e le piste ciclabili, nel cuore di Londra. Ovviamente si può scegliere anche un tratto più breve con la possibilità di fermarsi nei villaggi e di fare belle escursioni.
Donauradweg, Austria
La pista ciclabile del Danubio, il secondo fiume più lungo d’Europa che attraversa diverse nazioni, è facile da percorrere, pianeggiante e molto ben segnalata, meta di vacanze soprattutto nel periodo estivo. La Donauradweg è interamente percorribile in bicicletta dalla fonte di Donaueschingen al delta sul mar Nero, tra Romania e Ucraina, Tuttavia il tratto più panoramico e frequentato è quello che collega Passau, in Baviera, a Vienna: 330 chilometri da compiere in diverse tappe tra castelli, monasteri, borghi e paesaggi incantevoli. Lungo la pista ciclabile si sosta nelle fattorie per pranzi tipici e nei piccoli alberghi per ciclisti. Si parte da Vienna oppure al contrario da Passau, città tedesca soprannominata la “Venezia bavarese” per la presenza di numerosi canali: la città, infatti, sorge alla confluenza dei fiumi Inn e Ilz con il grande Danubio. Da qui si pedala in direzione Linz, in Alta Austria, costeggiando il Danubio, che in alcuni tratti consente di attraversarlo grazie alla presenza di ampi ponti o dei Fahradfähren, i traghetti per le biciclette. Ovunque spuntano castelli e rovine di antichi monasteri e a ogni curva si gode della bellezza dei vigneti e delle verdi rive. Immersa tra i vigneti patrimonio dell’Umanità per l’Unesco si arriva alla cittadina medievale di Krems, alle porte della capitale austriaca, tra rovine di manieri, abbazie e antichi monasteri; la pista termina a Vienna, città pensata proprio per chi si muove sulle due ruote, con più di mille chilometri di piste ciclabili e corsie preferenziali. Il ritorno a Passau si può fare anche in treno.
Il sentiero della Valtellina
Ottanta chilometri di strada, quasi interamente ciclabile, costeggiano l’Adda tra Colico e Tirano: è la panoramica pista della Valtellina, a ridosso delle Alpi lombarde. Lungo la ciclabile si attraversano numerosi snodi ferroviari, perfetti per chi decide di pedalare solo su alcuni tratti e di usare il treno portando a bordo il proprio mezzo a due ruote. L’itinerario è prevalentemente asfaltato e pianeggiante tranne nell’ultimo tratto, da Tirano a Grosio, che presenta qualche salita impegnativa. Il sentiero della Valtellina, che offre una grande varietà di panorami e numerosi borghi dove fermarsi, si può percorrere in una sola tappa oppure in due o tre giorni per avere più tempo per le escursioni da compiere lungo il percorso.
Pacific Coast, Canada e Usa
Non è una vera pista ciclabile ma piuttosto una strada tra le più panoramiche al mondo che si snoda lungo la costa occidentale degli Stati Uniti: parte ufficialmente in Canada, da Vancouver, e arriva fino alla zona di Los Angeles. Ogni tratto dei suoi bellissimi 2mila miglia sono uno spettacolo: dalle alte scogliere del nord alle spiagge sabbiose e alle baie circondate dal verde e battute dal vento del sud, in California. Le tappe sono tutte affrontabili ma vanno ben organizzate, seguendo propri itinerari, magari unendo visite ai parchi nazionali che si trovano all’interno. Le strutture alberghiere e i punti di ristoro sono pensati per chi viaggia su due ruote.
Starry Night Cycle Path, Olanda
E’ una piccola pista ciclabile – appena due chilometri – che di notte si illumina grazie a un sistema alimentato da energia solare, rendendo la pista luminescente. Ispirato al genio pittorico di Vincent Van Gogh, questo tracciato è stato inaugurato in occasione del 125esimo anniversario della morte del grande artista olandese a Eindhoven, ideato dal designer Daan Roosegaarde. La pavimentazione è creata da migliaia di rocce luminose verde-blu che di giorno accumulano energia e la sera, per 8 ore di fila, creano un percorso emozionale bellissimo e unico, un sogno per gli amanti delle sue ruote.
Alpe Adria Radweg, Austria e Italia
Più che una pista ciclabile, l’Alpe Adria Radweg è una vacanza su due ruote: si parte da Salisburgo, la città austriaca di Mozart, e si percorrono tanti tratti alpini e vallate fino a Grado, sulla costa adriatica. E’ una pista impegnativa, ben segnalata, con numerosi punti di ristoro e di pernottamento e la possibilità di percorrere anche qualche tratto in treno. Ogni giorno regala diverse tappe da percorrere e, sicuramente, tante emozioni per i bellissimi paesaggi che attraversa: si parte da Salisburgo e si pedala attraverso le valli del Salzach e di Gastein fino a Böckstein. Da qui con il treno-navetta in pochissimi minuti si raggiunge Mallnitz e di nuovo in sella si attraversa la Carinzia; lungo il percorso si visitano Spittal, Villach e Arnoldstein, al confine italo-austriaco. In territorio italiano il percorso si snoda in parte sul tracciato della vecchia linea ferroviaria dismessa, che da Tarvisio tocca Gemona, Udine, Aquileia e arriva a Grado, sul mare Adriatico. Lungo il percorso si attraversano borghi e paesaggi incantevoli.