‘Questa è la Birmania’ – scrisse Rudyard Kipling – ‘ed è ben diversa da qualsiasi altro paese che conosci.’ Sorprendentemente, ad un secolo di distanza, la Birmania (che oggi si chiama Myanmar) ha ancora il potere di sorprendere persino il più annoiato dei viaggiatori. Chi già conosce l’Asia e decide di esplorare questa nazione, troverà che è diversa da tutto quanto già conosce. Qui, infatti, è tutto un meraviglia per gli occhi dallo splendore dei 98 metri di altezza della pagoda dorata Shwedagon Paya a Rangoon), ai 4000 sacri stupa sparsi attraverso le pianure di Bagan, fino alla roccia dorata della pagoda di Kyaiktiyo, in bilico sul bordo di un baratro. Il Myanmar è un paese buddista e ogni suo angola trasmette devozione e religiosità.
In una nazione composta da oltre cento diverse etnie si può avere l’impressione di entrare a contatto con un paese dai mille volti, difficile da comprendere. In realtà, la esplorando il Myanmar nonostante tutti i recenti cambiamenti epocali, che lo hanno portato ad aprirsi verso il resto del mondo, rimane una nazione rurale saldamente ancorata ai propri valori tradizionali.
Ovunque, si possono vedere uomini che indossano il tipico longyi (una sorta di veste-gonna decorata) e la maggior parte della popolazione cittadina è solita truccarsi con il thanakha rituale (un leggero trucco bianco sulla fronte e sulle guance) make-up), tutti quanti masticano il betel dal caratteristico colore rosso. Il più diffuso mezzo di locomozione è ancora il carro, ma non mancano moto e mezzi occidentali. L’antica consuetudine coloniale fa del tè ancora un rituale praticato ogni giorno, ma la moderna osservanza alle tecnologie fa si che tablet e smartphone siano davvero popolari.
Nel 2015, il Myanmar ha votato per il suo primo governo democraticamente eletto in oltre mezzo secolo di storia moderna. In poco tempo le cose sono cambiate e la Birmania ha iniziato, piuttosto rapidamente, la sua corsa verso la modernità. In maniera soprendente le nuove tecnologie sono diventate popolari nelle grandi città e la qualità della vita ha conosciuto un miglioramento davvero incredibile. Il fascino dell’antichità è ancora vivo e ben presente, così come la natura è selvaggia e rigogliosa.
Il visitatore che arriva da queste parte deve rallentare il proprio passo, osservare, ascoltare ed entrare in sintonia con il popolo birmano, assaporare i suoi cibi gustosi e speziati, comprendere la sua profonda religiosità.