Brambilla, un piano per il turismo
Brambilla, un piano per il turismo «L’imminente assegnazione di 118 milioni di euro – ha spiegato il ministro Michela Brambilla in occasione del forum Turismo 4.2.10, organizzato da Federturismo con Confindustria – consentirà di finanziare progetti di eccellenza nel settore turistico che le Regioni, con le quali abbiamo definito le modalità di assegnazione dei fondi, presenteranno recependo anche le progettualità dei soggetti privati. L’Italia – ha aggiunto il ministro – richiede analisi approfondite su quelle che sono le necessità del settore turistico, ma soprattutto ha bisogno di interventi programmatici e organici. Per questa ragione il Governo ha predisposto un piano strategico che, arricchito dei contributi prodotti dalle commissioni ministeriali, da tutti gli altri attori istituzionali e dalle associazioni di categoria, sarà presentato alla Conferenza Nazionale del Turismo prevista per il prossimo autunno».
Rilancio del Mezzogiorno Il ministro Brambilla ha anche annunciato che, insieme alle altre istituzioni ministeriali competenti, è stato elaborato un piano per il Sud finalizzato a un rilancio che il Mezzogiorno da tempo aspetta e che trova nel turismo la sua grande opportunità. «Si tratta – ha spiegato il ministro – di interventi programmatici e organici che toccano, in primis, il nostro ordinamento, che richiede – oltre a proposte urgenti di sostegno e semplificazione come quelle già attuate – un riordino complessivo della materia attraverso il codice del turismo. Il nostro ufficio legislativo ha pertanto cominciato la sua stesura, dopo avere prodotto due disegni di legge che hanno già avviato il proprio iter».
Due nuovi servizi per il turismo Nel frattempo è stata attuata la riorganizzazione del dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, in particolare sono stati creati due servizi dedicati rispettivamente ai rapporti con il sistema delle autonomie e ai rapporti con le imprese e le associazioni di settore.
Spagna come l'Italia Nel corso del forum, Sebastian Escarrer, vice president di Sol Melià, ha analizzato la crisi del comparto, con una severa disamina dei principali “mali” del turismo spagnolo e di quello italiano.
«In Spagna abbiamo italianizzato il turismo – ha dichiarato il numero due della compagnia spagnola – nel senso che abbiamo dato troppe deleghe e autonomie alle regioni, esattamente come è stato fatto in Italia, e ora ne paghiamo le conseguenze, con procedure troppo lente e pesanti per riuscire ad attuare i piani di rilancio. Negli ultimi 10 anni la Spagna ha così dimezzato le sue performance e la sua crescita. Ora dobbiamo risollevarci, condividendo una strategia, sia con le regioni autonome che con gli operatori. Anche in Italia – ha aggiunto Escarrer – state soffrendo per la burocrazia e la lentezza nel prendere decisioni. Ne sappiamo qualcosa anche noi di Sol Melià, che da cinque anni aspettiamo di poter aprire un secondo albergo a Roma. La nostra compagnia vorrebbe tanto investire nel vostro Paese, ma non ci date la possibilità di farlo, e comunque scoraggiate ogni tipo di investimento perchè ci vuole troppo tempo per ottenere le autorizzazioni, e quindi si perdono un sacco di soldi». Comunque Sol Melià ha in progetto l’apertura di cinque o sei alberghi nelle principali città italiane, e auspica una sua presenza capillare, da Firenze alla Sicilia. Fonte: L'Agenzia di Viaggihttp://www.lagenziadiviaggi.it/notizia_standard.php?IDNotizia=152339&IDCategoria=2423
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