Fideiussioni: Fiavet scrive alla Iata
La Fiavet fa sul serio e scrive alla Iata per richiedere una tempestiva revisione delle procedure che attengono alle fideiussioni.
Nella lettera il presidente della Fiavet, Cinzia Renzi, definisce “rigide e inique” le imposizioni e la gestione delle garanzie finanziarie, “il cui rilascio – si legge – è reso ingiustificatamente difficoltoso a causa, non della situazione patrimoniale e finanziaria delle imprese nostre associate, bensì come più volte sottolineato dalla nostra organizzazione: a) dalla eccessiva onerosità delle stesse rispetto all’effettivo rischio; b) dalla imposizione da parte vostra di termini eccessivamente ristretti di rilascio; c) dalla richiesta di speculare conformità ai propri “format”; d) dalla limitazione dei potenziali emittenti alla nota lista da voi pubblicata sul vostro sito.
Renzi attribuisce anche la fisiologica “preclusione” degli istituti di credito o assicurativi rispetto ai rischi del settore alla politica aziendale della Iata, imposta in forza «della posizione dominante sul mercato, e abusando della conseguente dipendenza economica delle adv venditrici di biglietteria aerea».
Il presidente della Fiavet contesta quindi l’asserzione della Iata secondo cui: “l’agente di viaggi, una volta accreditato si impegna al rispetto delle norme fissate nelle apposite risoluzioni...”, “poiché le agenzie di viaggi – scrive Renzi – sono vincolate alle sole disposizioni contrattuali relative al mandato di vendita della biglietteria vigenti al momento del loro accreditamento, mentre le risoluzioni o altri documenti emanati successivamente da Iata, costituiscono solo delle istruzioni operative, senza alcuna vincolatività per la rete agenziale accreditata. A riguardo, al fine di superare la questione, si propone l’istituzione di un tavolo tecnico permanente che ogni anno stabilisca il mandato uniforme tipo (con formulazione nella lingua nazionale, unitamente a quella inglese, attualmente in uso) da applicare a tutte le agenzie di viaggi Fiavet, onde conferire certezza del rapporto giuridico e il giusto equilibrio sinallagmatico tra le parti contrattuali”.
La lettera si conclude con la esplicita richiesta della Fiavet di un “autorevole intervento degli Enti interessati per la migliore risoluzione della anomalia, che elimini le problematiche di libera concorrenza e accesso al mercato generate da tale atteggiamento della Iata, restando inteso che il perdurare dell’attuale politica di Iata verso gli agenti di viaggi indurrà i vertici della Fiavet, quale associazione maggiormente rappresentativa a livello nazionale del comparto, di valutare l’integrale ritiro dei suoi rappresentanti dagli Organi Consultivi Iata (nazionali e internazionali) e invitando le altre associazioni di categoria a fare altrettanto”.
Fonte: L'Agenzia di Viaggi
http://www.lagenziadiviaggi.it/notizia_standard.php?IDNotizia=152357&IDCategoria=1
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