La prima volta che arrivi a New York, trovi ricordi che non sapevi di avere. Alcuni parlano di uno strano entusiasmo, come quando si torna a casa dopo un lungo viaggio. Non si tratta del Ponte di Brooklyn, della Statua della Libertà o dell’inconfondibile skyline. È una questione di piccole cose, normalmente trascurabili: l’insegna di un ristorante, una certa fermata della metropolitana, il vapore che sale dai tombini nella luce gialla di un lampione. Li vedi e li riconosci.
La Grande Mela è così, piena di turisti che indicano quel qualcosa già visto in un film, già letto in un romanzo, già ascoltato in una canzone. Non succede in nessun altro luogo. State poi certi di trovare, nel crogiolo di vite in movimento che è la folla della city, un rappresentante per ogni ambizione, credo, dieta alimentare, nonché nevrosi sulla faccia della Terra. Arrivati a sera, avrete collezionato le proposte più bizzarre: da quella di adottare un artista, un gatto, un teatro che sta cadendo a pezzi, fino all’opportunità di ascoltare un sermone sulla fine dei tempi, entrando magari a far parte della relativa Chiesa. Che voi siate solo di passaggio non è un problema, tanto un giorno a New York ci si torna e tutti sognano di viverci almeno per un po’. New York è un luogo che ti trovi ad amare già prima di arrivarci e che ti sembrerà di conoscere da sempre.
NY, L’Empire State Building
NY, Queensboro Brigde
NY, Trinity Church
NY, Immigranti ad Ellis Island