E’ ormai un vecchio classico, ma non ha perso un grammo del suo fascino. Il Capodanno a New York, infatti, continua ad intrigare e incuriosire chiunque abbia la possibilità di viverlo in prima persona. Una città che – sotto il manto della candida neve – si riscopre calda, viva e pulsante, con migliaia di eventi, per ogni gusto. E che dire del Capodanno in Times Square? Un classico indubbiamente, ma è certo uno dei posti migliori al mondo per attendere l’arrivo del nuovo anno. The World is Mine vi porta alla scoperta della Big Apple…
Basta prendere un taxi, attraversare il Queensboro Bridge e lasciarsi catturare dalla magia dello skyline, con i grattacieli che subito si piazzano davanti, il palazzo dell’Onu, le residenze signorili di Sutton Place, il grattacielo della Chrysler, l’Empire State Building e intravedere altri ponti e altri palazzi in fondo alla punta dell’isola per sentirsi parte stessa di questa frenetica città .
Le strade fatte di case basse e di mattoni rossi, con la neve, sembrano acquistare quel pizzico di magia in più, che ci riporta immediatamente ai più celebri film e telefilm che abbiamo visto. Qui – fra queste case – si è sviluppata la scena jazz e quella rock, il punk e tutte le correnti artistiche d’avanguardia. Case di artisti, una volta, oggi popolate dall’estabilshment, ma certamente non prive di fascino.
Perché a New York, Natale e Capodanno, sono qualcosa di più che feste speciali come da noi, ma occasioni per mettere in mostra tutti gli aspetti di una delle città più creative al mondo! Il fatto stesso di essere una città multiculturale la rende bizzarra, sorprendente e fantasiosa. Si può passare dallo shopping frenetico nei grandi magazzini, alla ricerca di rarità fra negozi di libri e vinili, si può mangiare vegano, vegetariano, indiano, thailandese, greco, pakistano e giapponese, quasi ad ogni angolo di strada, oppure addentare un hot dog da uno dei buonissimi venditori ambulanti. E che dire degli onnipresenti waffel?
E…magia delle magie! New York è anche natura! Central Park è un placido rettangolo verde incastonato tra le folli strade della city che rappresenta il vero polmone di Manhattan. L’idea di creare una riserva naturale nel centro di New York fu di William Cullent Bryant, ma ci vollero molti anni per convincere le autorità a non cedere alle richieste dei costruttori edilizi. Alla fine, fu organizzato un concorso per individuare il miglior progetto per il parco ed i vincitori, il designer di paesaggi Frederick Law Olmsted e l’architetto Calvert Vaux, poterono così dare il via alla sua costruzione nel 1860.Impiegarono 16 anni li per realizzare il loro sogno di creare un maestoso parco nel centro di quella che era già una delle più grandi città del mondo. Il loro successo nel trasformare uno spazio pressochè selvaggio in una piacevole area rurale con tanto di boschi, laghi e prati, è stato ampiamente apprezzato e furono anche incaricati di pianificare parchi in altre parti degli Stati Uniti, tra cui Capitol Hill a Washington.